Consorzio "Il croco di Pietro Perugino Zafferano di Città della Pieve - Alberto Viganò"
Il recupero e la reintroduzione a Città della Pieve della coltura dello Zafferano, già praticata nel territorio fin dal Medioevo come documentano gli antichi statuti di Castel della Pieve, si deve all’agronomo Alberto Viganò, che negli anni ’80 impiantò nelle sue proprietà alcuni bulbi di zafferano.
Da questa esperienza derivarono altre coltivazioni, condotte da alcuni agricoltori pievesi affascinati anch’essi dalle potenzialità della spezia.
Una passione che, nel giugno 2002, portò alla costituzione del consorzio “Il Croco di Pietro Perugino Zafferano di Città della Pieve Alberto Viganò”.
Marchio e logo furono registrati presso la Camera di Commercio di Perugia.
Il riferimento al Perugino non fu casuale: il grande artista, nato nell’allora Castel della Pieve, utilizzava lo zafferano per creare i suoi colori.
Il Consorzio conta ad oggi 27 soci, le cui aziende ricadono nella “Zona di Produzione” che si estende dall’alto Orvietano al Lago Trasimeno e comprende 15 comuni.
Il Consorzio supporta i soci nelle fasi produttive e di confezionamento della spezia, così da permettere la tracciabilità del prodotto (di ottima qualità e commercializzato in fili) e garantire ai consumatori che lo zafferano confezionato dal Consorzio è esclusivamente quello prodotto dai soci nella “Zona di produzione”.
Si è dotato fin da subito di un rigoroso “Disciplinare di Produzione” che vieta l’utilizzo di sostanze chimiche e di sintesi.
Negli ultimi anni, al fine di aggiungere un ulteriore valore alle produzioni mediante la possibilità di una certificazione di produzione e di origine, il Consorzio ha avviato un’attività annuale di monitoraggio delle coltivazioni ed un controllo della produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Nel 2013 lo Zafferano di Città della Pieve è stato inserito nell’Elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Umbria: una qualifica di grande valore a livello regionale, nazionale e comunitario.
Da sottolineare la passione con cui alcuni soci valorizzano la spezia, utilizzandola sapientemente per aromatizzare liquori, marmellate, miele, olio, formaggi e prodotti da forno commercializzati direttamente dai soci.